Udine, è polemica sugli alberi tagliati in piazzetta Belloni
Comitato “Salviamo viale Venezia”: continua la politica anti-verde dell’amministrazione comunale, forse gli alberi rappresentavano una barriera per il cantiere in corso…
Ecco la delibera che smaschera la precedente amministrazione
“Continua senza sosta la politica anti-verde da parte dell’amministrazione comunale che, indipendentemente dai colori politici, pare essere del tutto insensibile alla tutela del verde pubblico e delle risorse naturali”, con queste parole le rappresentanti del Comitato “Salviamo viale Venezia”, Claudia Gallanda e Irene Giurovich, commentano l’uccisione di alberi sani in piazzetta Belloni a Udine. “Il vicesindaco Michelini ha dichiarato che quegli alberi sarebbero stati abbattuti per eliminare le barriere architettoniche… Che strano, dove si trovavano gli alberi adesso sono in azione i mezzi e le ruspe del cantiere in corso, forse Michelini si è confuso e quegli alberi rappresentavano una barriera per il cantiere…”, questo il duro affondo. La verità è che sono tutti responsabili di questo scempio, la vecchia e la nuova amministrazione, proseguono. Paradossale leggere le parole dell’ex sindaco Honsell secondo cui “è assoluta responsabilità dell’attuale giunta presente, che peraltro si è già dimostrata non molto sensibile agli alberi”. Il Comitato rileva che “la passata amministrazione non si era comportata diversamente visto che non aveva tutelato gli oltre venti imponenti alberi che saranno sacrificati inutilmente in Viale Venezia per realizzare la sequela di rotonde; eppure esisteva un progetto alternativo – votato proprio nel corso della sua amministrazione nel dicembre 2011 – meno costoso, non impattante, realizzato da una decina di professionisti, per migliorare la viabilità, l’inquinamento e la sicurezza del viale”.
Inequivocabile la delibera di giunta 265/2017 (che comunque è stata votata favorevolmente – e non sospesa o rinviata, come sarebbe stato opportuno – da Honsell, Giacomello, Del Torre, Pirone, Scalettaris e Venanzi) che prevedeva proprio “l’abbattimento/rimozione delle alberature esistenti”. Non si capisce come mai queste persone, responsabili in prima battuta di quanto accaduto, oggi si straccino le vesti gridando allo scandalo.
Si legge anche che “la predisposizione del progetto di ripristino e la sua realizzazione sarà a cura della Ditta Iride srl, sotto le indicazioni e la supervisione degli Uffici comunali dei Servizi Infrastrutture 1 e Infrastrutture 2″. Quindi, “se di inerzia degli uffici si è forse trattato, è tutto da valutare il rispetto di quanto pattuito da parte di Iride s.r.l. (Rizzani De Eccher) con i quali alcuni membri dell’attuale giunta pare si siano ritrovati ieri all’ex Safau. Attendiamo di vedere se, di fronte al potere economico così rappresentato, qualcuno chiederà conto di eventuali mancanze. O se, come nel caso di altri poteri economici (Udinese Calcio) si deciderà ancora una volta di chinare la testa”, precisano Giurovich e Gallanda. Certo che “indipendentemente dalla destra o dalla sinistra, l’atteggiamento nei confronti della natura e del verde è drammaticamente irrispettoso e anti-etico”.