La politica monetaria e i tassi di interesse al centro della tavola rotonda del congresso FABI
Cresce l’indebitamento medio delle famiglie italiane
L’indagine pubblicata in questo giorni da Banca d’Italia evidenzia come il 5% delle famiglie italiane possiedano il 46% della ricchezza totale. Sempre questo report da atto di come le famiglie non si siano ancora riprese dalla crisi sovrana. Nel 2010 infatti metà del patrimonio abitativo era della classe media mentre nel 2022 il dato è sceso drammaticamente ad 1/4. Cresce altresì l’indebitamento medio che nel 2023 è di € 9949,00 a cittadino e € 22674,00 a famiglia. A causa dell’inflazione la propensione al risparmio è diminuita e gli stessi depositi sono stati intaccati. Rispetto al 2002 il credito al consumo nel 2023 segna un +220% passando da 50 miliardi a 160 miliardi di euro. Cresce anche l’importo medio del capitale richiesto a prestito. Le sofferenze sfiorano i 18 miliardi di euro risultando tale dato in crescita rispetto al 2020 di oltre 4 miliardi.
Per quanto riguarda i mutui il 2023 ha segnato un arresto della domanda pari al -23,8% ed il 43% delle famiglie ritiene di avere per il futuro un reddito incerto. 2 milioni di famiglie versano in grossissima difficoltà vivendo in condizione di povertà energetica. 1/3 dei mutui sono a tasso variabile e gli aumenti imposti da metà 2023 ai tassi di interesse hanno portato ad un tasso finito che tra fisso e variabile sfiora, oltre allo spread, sfiora il 5%.
La presidente di Consumatori Attivi, avv. Barbara Puschiasis ieri, 9 gennaio 2024, è stata tra gli autorevoli relatori della importante tavola rotonda a conclusione della prima giornata a Milano del 128esimo Consiglio Nazionale sul tema della politica monetaria e i tassi di interesse.
Al confronto hanno partecipato anche il segretario generale della Federazione Bancari Italiani, Lando Maria Sileoni, il prof. dell’Università Bocconi Donato Masciandaro, il direttore di Wall Street Institute Lopoldo Gasparro e il Caporedattore della Repubblica Milano Francesco Manacorda moderati dal giornalista Giuseppe De Filippi, Vicedirettore del TG5.
Ciò che è stato evidenziato è l’incertezza nella quale versano le scelte di politica monetaria che rendono difficile per il mercato reagire andando così a mettere in pregiudicato scelte strategiche di mercato. L’avv. Puschiasis ha sottolineato come ci sia una evidente frizione tra l’economia reale e alcuni entusiastici dati. Del fatto che l’inflazione stia calando in maniera sensibile le famiglie italiane non se ne stanno accorgendo trovandosi con un carrello della spesa sempre più caro e con continui annunci di nuovi aumenti. Basti pensare ai generi alimentari in continua crescita, alle rate dei mutui che per alcuni dono addirittura raddoppiate nel loro ammontare e ai costi dell’energia. Riguardo a questo ultimo aspetto che avrebbe inciso maggiormente sull’inflazione emerge con all’avvio del mercato libero i prezzi di quest’ultimo siano ben superiori rispetto al tutelato. Inoltre il taglio dell’agevolazione Iva sul gas fa passare dal 5% al 22% l’aliquota. Ma vi è di piu: anche sui mutui non è stata ancora trovata una misura idonea a sostenere le famiglie che versano in grave difficoltà e che ad oggi non possono trovare nemmeno nella surroga o nella rinegoziazione una soluzione. Sono stati eliminati gli sgravi dalle imposte per i giovani under 36 a fronte di un ampliamento del Fondo prima casa che però interviene solo sul fronte della garanzia. Nessuna risposta invece in relazione ad un indispensabile cuscinetto per chi oggi non ce la fa a pagare la rata a causa degli incrementi dei tassi.
Nel futuro cosa ci attenderà? Ci si auspica una riduzione del visto del denaro a far data da luglio ma i timori di una ripresa della crescita dell’inflazione anche a causa delle tensioni sul Mar Rosso rendono incerte le soluzioni che una BCE ancora non risoluta vorrà adottare, se e quando.