Varmo, progetti e sfide per il futuro
Il nuovo sindaco Prampero: “Poche risorse ma tante idee per migliorare il nostro comune”
Fausto Prampero è stato eletto sindaco di Varmo. Tocca a lui raccogliere, in un momento storico assai delicato, l’eredità del sindaco uscente Sergio Michelin. Per il piccolo paese della Bassa friulana tanti progetti e nuove idee da portare avanti nei prossimi cinque anni. Nonostante le poche risorse a disposizione, l’intenzione è quella di aumentare i servizi ai cittadini, riorganizzare la macchina amministrativa e portare a termine alcune importanti opere per il territorio.
“Siamo stati felici del risultato, è stato superiore alle nostre aspettative. Sapevamo di aver lavorato bene durante la campagna elettorale ma non ci aspettavamo un distacco del genere dalle altre liste. I cittadini ci hanno dato fiducia. Si vede che è passato il messaggio giusto, la nostra voglia di fare. Il nostro programma è semplice ma concreto, senza promettere cose che non saremmo stati poi in grado di mantenere. Ci siamo focalizzati su progetti fattibili e non, come spesso accade in politica, su fantasticherie irrealizzabili. Penso che questo modo di intendere l’amministrazione sia stato molto apprezzato dalle persone”.
Quali sono le urgenze, da dove parte il vostro operato?
“Siamo partiti innanzitutto con l’obiettivo di riavviare la scuola nel miglior modo possibile e in completa sicurezza. Abbiamo dovuto affrontare diverse criticità, purtroppo gli ultimi Dpcm hanno complicato e rallentato ancor di più la ripresa, creando molta incertezza. Stiamo strutturando il servizio d’accoglienza nel rispetto delle norme sanitarie anticovid. E’ stato faticoso, speriamo nei prossimi giorni di portare il tutto a regime. Settimanalmente, poi, stiamo facendo il punto sulle varie opere pubbliche in corso. Alcune sono hanno visto l’inizio dei lavori proprio in questi giorni, progetti sono in fase di chiusure e passeranno nelle prossime settimane all’affidamento. Abbiamo dedicato la nostra attenzione anche a due delle opere simbolo della nostra mandato elettorale, la rete di teleriscaldamento e la valorizzazione di Villa Giacomini e dell’ex scuola elementare come polo culturale e socio assistenziale. In entrambi i casi siamo in fase di redazione dei progetti. Vogliamo, almeno per la rete di teleriscaldamento, bandire le gare d’appalto ad inizio 2021 per vedere l’opera realizzata in tempo della stagione termica 2021/22. Per Villa Giacomini è un intervento più importante, la gara d’appalto sarà realisticamente prevista per la primavera 2022. Prima è impensabile di chiudere il progetto in tempi più rapidi”.
Le risorse a disposizione dei comuni oggi sono molto poche. Quanto è più complicato portare a termine dei progetti?
“Questo momento di enorme difficoltà che stiamo vivendo non facilita il nostro operato. Si era partiti a fine estate con un rinnovato ottimismo. Il nostro intento era anche quello di riuscire ad organizzare anche alcune manifestazioni ed eventi e far ripartire le attività che erano rimaste bloccate a causa del lockdown, invece ci siamo ritrovati a dover bloccare anche l’attività dell’Università della Terza Età. Quando stavamo piano piano ritrovando una certa quotidianità nel paese ci siamo dovuti di nuovo scontrare con il ritorno prepotente dell’emergenza covid. Per questo siamo stati costretti a fermare diverse iniziative, ci siamo purtroppo resi conto che per il momento certi progetti sono infattibili. Restiamo quotidianamente agganciati alle decisioni del Governo, che ci costringono a ritarare le nostre azioni per poter far fronte a nuovi impegni. Per comuni piccoli come il nostro, con già poche risorse a disposizione, non è facile andare avanti. E’ una continua battaglia contro questa pandemia, ma dobbiamo però essere fiduciosi”.
Anche Varmo soffre questa crisi. Quali misure di sostegno pensate di mettere in campo di per dare un po’ di sollievo al territorio? “Abbiamo previsto delle agevolazioni sulla Tari per le attività produttive. Per quelle che erano le nostre possibilità abbiamo ridotto dal 70 al 100 per cento la parte variabile della tassa sui rifiuti. Sul resto purtroppo il contributo dell’amministrazione non può essere granché. Il bilancio non ci dà la possibile di mettere a disposizione ulteriori risorse. E’ lo Stato e la Regione che devono dare supporto, il sistema locale da solo può far ben poco. I margini di manovra sono limitati, se ci sarà la possibilità di erogare qualche sovvenzione noi non ci tireremo indietro. E’ ovvio che alle imprese servono delle azioni consistenti, per dare un contributo tangibile a quelle che sono le difficoltà patite dal tessuto imprenditoriale”.
Quale sarà il vostro obiettivo per il futuro? “La mia sfida è quella di migliorare l’efficienza della macchina amministrativa. Voglio che gli uffici siano il più efficienti possibile, attraverso la chiarezza dei ruoli e delle procedure da svolgere. Non devono esserci impedimenti per i cittadini, la burocrazia non deve essere un peso. Su questo aspetto cercheremo di lavoro molto fin da subito, puntando sulla formazione del personale e sulla digitalizzazione. Sarà indispensabile anche una giusta programmazione delle attività da fare e degli obiettivi da perseguire. Il nostro obiettivo è che ci sia in futuro un dialogo più costruttivo con il cittadino. Il Comune deve avere un rapprto alla pari con i cittadini, non ci deve essere sudditanza nei confronti della Pubblica Amministrazione. Cercare di. dare un servizio veloce ed efficiente. Impostare questo tipo di percorso è una grande sfida, questi cinque anni posso rappresentare un punto di svolta in questo senso”.