Enrico Bertossi, consigliere di Prima Udine, fa il punto sulla “prossima raccolta differenziata”
La raccolta differenziata spinta dei rifiuti porta a porta che Fontanini imporrà da settembre ai cittadini di certo ha solo una spesa di oltre cinque milioni di euro, un aumento della Tari del 4% quest’anno e di chissà quanto nei prossimi anni e una montagna di disagi per gli udinesi che dovranno in molti casi cambiare le loro abitudini familiari legate alla spesa e all’ alimentazione. Di vantaggi certi non se ne vede nemmeno l’ombra mentre abbonda come sempre l’ improvvisazione e la confusione. Immagino che se agli elettori avesse detto in campagna elettorale che questa era la sua idea sarebbe stato sonoramente bocciato.
Persino nel comunicato ufficiale del Comune non riescono a nascondere questa amara verità parlando, dopo investimenti per svariati milioni, di un risparmio di appena 64.000 euro e di una percentuale di differenziata che dall’ attuale 67% passerebbe al 70/80%, obiettivo che si potrebbe più semplicemente raggiungere riorganizzando l’ attuale servizio con attrezzature più moderne e una adeguata campagna di sensibilizzazione. #PrimaUdine è e rimarrà contraria a questa infelice decisione.