Occhio ai ladri 2.0: il ladro nell’era social, ricerca le sue vittime guardando i social sdraiato comodamente sul divano
Quando il 4 Febbraio 2004 veniva “lanciato” Facebook, i suoi creatori forse avevano già previsto, in quanto visionari, che esso avrebbe modificato le nostre vite. In sostanza giusto o sbagliato che sia Facebook e molto più in generale il mondo Social fa parte delle nostre vite.
Detto ciò, oggi ci troviamo ad analizzare l’errato utilizzo di questo mezzo di comunicazione soprattutto quando i primi a trarne svantaggio potremmo proprio essere noi. Perchè Facebook dovrebbe mettermi in pericolo? Essendo uno strumento che ci dà popolarità, bisognerà stare attenti a gestire bene questo tipo di visibilità per non commettere l’errore di andare a intaccare la nostra privacy e la nostra sicurezza.
Per prima cosa bisogna evitare di pubblicare notizie o informazioni che diano la possibilita’ di monitorare spostamenti o pernottamenti lontani da casa, potrebbe risultare un’invito implicito del tipo “ladri, la casa è libera per 15 giorni, venite a svaligiarla. La stessa cosa per frasi che annunciano i programmi della nostra giornata, soprattutto se dimostrano una routine settimanale, possono far programmare il furto da parte del ladro che vi spia.
Cosi’ come non ostentare immagini di oggetti preziosi o di valore che per il ‘ladro 2.0’ diventano indicatori importanti di un bottino appetibile presente in un’abitazione.
Attenzione quindi a non abbassare mai la guardia, il ladro nell’era social, ricerca le sue vittime sdraiato comodamente sul divano ed è quindi in grado di farsi una cultura informatica tale da poter superare alcune barriere che crediate siano sufficienti a difendervi dai rischi che Internet possiede.