Cavalieri di un nobile Ordine

Sabato 14 settembre p.v. alle ore 15.00 nella chiesa della dogale Villa Manin di Passariano di Codroipo con inizio alle ore 15.00 si terrà la Cerimonia di Investitura dei 14 Cavalieri e Dame del Priorato del Friuli V.G. E’ un evento storico per l’Ordine che nei secoli perpetua una tradizione gloriosa e millenaria: la solenne investitura sarà effettuata dal Capo di Nome e d’Arme Ereditario e Gran Maestro del Sovrano Ordine O.S.J. Cavalieri di Malta, in possesso della “Fons Honorum”, S.A.R. il Principe Don Thorbjorn Paternò Castello d’Ayerbe D’Aragona di Carcaci d’Emanuel Principe di Valencia, coadiuvato dal Governatore della Real Casa Don Thomas Molendini di Santa Magdalena e dai dignitari dell’Ordine. A seguire presso il ristorante “Nuovo Doge” della Villa Manin di Passariano, avrà luogo l’aperitivo e la Cena di Gala che concluderà la serata.
Il Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme è un Ordine Cavalleresco internazionale, non nazionale, apolitico, in continuità diretta dall’originale degli Ospitalieri di San Giovanni fondato in Terra Santa nel 1048.
Questo Ordine diviene ecumenico e aperto ad ogni disciplina di vita religiosa da quando S.A.R. lo Zar Paolo I, imperatore di tutte le Russie, fu eletto e accettò orgogliosamente di esserne il Gran Maestro nel 1798.
L’Ordine fu fondato da Frà Gerardo Sasso, monaco amalfitano, rettore dell’Ospizio Cristiano annesso alla Chiesa di Santa Maria Latina in Gerusalemme.
Fu riconosciuto nel 1113 da Papa Pasquale II come Ordine Religioso Indipendente. La bianca Croce a 8 punte, in campo rosso, è stata sin dall’inizio il simbolo dell’Ordine, mutuata dalla croce ottagona della bandiera di Amalfi, patria del fondatore. Le quattro braccia della croce simboleggiano le Virtù Cardinali: Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza. Le otto punte rappresentano le Beatitudini, le quali svelano la mèta dell’esistenza come fine ultimo cui tendono le azioni umane.
Le sedi dell’Ordine Gerosolimitano a causa delle vicissitudini storiche si sono spostate attraverso il Mediterraneo, l’Europa e l’America: 1099-1192 a Gerusalemme, 1192-1292 ad Acri, 1292-1310 a Cipro, 1310-1522 a Rodi, 1530-1798 a Malta, 1798-1799 a Barletta e Trieste, 1799-1908 a San Pietrburgo, 1908-1936 a New York, 1936-1976 a Schickshinny, Pensylvenia, 1976 a Malta dove risiede tutt’ora.
Perché di Malta: nel 1530 l’imperatore Carlo V, con sua bolla del 24 marzo, donò ai Cavalieri le isole di Malta, Gozo e il feudo di Tripoli ponendole sotto la sovranità dell’Ordine. Tale sovranità fu in seguito riconosciuta da tutte le Corti europee compresa quella pontificia.
Nel 1798 Napoleone Bonaparte accerchiò l’isola di Malta con le navi della sua flotta e la prese: mise le mani sul tesoro e sui forti intatti. Al termine della capitolazione, l’Ordine cedette il dominio dell’Isola alla Francia e i Cavalieri ebbero il privilegio di ricevere delle indennità o delle pensioni. I Cavalieri francesi poterono rientrare in Francia, altri per ragioni di età, di salute o di preferenza, restarono a La Valletta. Il Gran Maestro Hompesch si imbarcò con alcuni Cavalieri, non francesi e il suo seguito, per Trieste.
Con la partenza da Malta un aspetto della vita dell’Ordine si estinse: nel corso degli anni che seguirono la perdita dell’isola, si assistette ad un tentativo di assoggettamento, a fini puramente politici, di ciò che restava dell’Ordine.
La maggior parte dei Cavalieri che lasciarono Malta, raggiunsero il loro protettore a San Pietroburgo. Il 10 settembre 1798, lo Zar promulgò un ukase al termine del quale “prendeva sotto la sua alta protezione tutti i corpi dell’Ordine ben intenzionati”. Dichiarò San Pietroburgo “capo luogo delle assemblee dell’Ordine” e ingiunse a “tutti i Cavalieri presenti in questa città di prendere tutte le disposizioni necessarie per amministrare in maniera utile ed efficace questo nobile istituto”.
Il 27 0ttobre 1798, i membri del Gran Priorato di Russia e tutti gli altri numerosi Cavalieri delle altre lingue che avevano trovato rifugio a San Pietroburgo, elessero, lo Zar Paolo I Gran Maestro dell’Ordine al posto del decaduto Hompesch. Lo zar accettò il titolo che esaudiva i suoi più cari desideri.
Il 5 settembre 1800, la Francia perde Malta per mano degli inglesi che si stabilirono nell’isola dopo aver aiutato la rivolta del maltesi contro i francesi; gli inglesi se ne andarono dopo l’indipendenza dell’isola nel 1964. Il vero Ordine Sovrano di San Giovanni di Gerusalemme, detto dei Cavalieri di Malta, continuò ad esistere grazie ai Cavalieri ereditari che godevano ancora della protezione dello zar Alessandro I di Russia.
Già nel 1794 l’Ordine addivenne ad una alleanza ed al reciproco riconoscimento con gli Stati Uniti d’America e successivamente siglò con le maggiori potenze europee, comprendenti la Gran Bretagna che occupava le isole maltesi, un trattato nel quale si riconobbe, fra l’altro, lo “status quo ante” sulle isole maltesi: la loro indipendenza e sovranità su di esse da parte dell’Ordine sulla base di alcune condizioni: perpetua neutralità, indipendenza, sovranità, riconoscimento della lingua maltese ed elezione del successivo Gran Maestro al ritorno dei Cavalieri a Malta, dopo il ritiro delle forze inglesi, secondo i desideri dello Zar Alessandro I. Anno 1799 la nomina dello Zar ricevette l’approvazione dei Gran Priori e del capo della Chiesa Cattolica, Papa Pio VI ( Bolla “Pastoralium nobis).
Nel 1859 Francesco II re delle due Sicilie riconobbe attraverso la documentazione dell’Archivio Reale, con riferimento alla Famiglia Paternò e alla consanguinea Famiglia Paternò Castello Ayerbe Aragona, il “Cristianissimo Ordine di San Giovanni Gerosolimitano, detto di Malta sino da prima del 1400”. Anno 1961: il 3 febbraio al Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme Cavalieri di Malta – venne accordato lo status di Membro Osservatore all’Assemblea delle Nazioni Unite a New York. L’Ordine, a giusto titolo, rinunciò a tale riconoscimento in quanto Stato Sovrano, pretendendo di vedersi riconosciutolo lo status di Membro Effettivo dell’Assemblea.
Come si colloca l’Ordine nella Società Odierna. I Cavalieri di Malta O.S.J. devono essere di esempio per la comunità. Essi sono scelti tra i cristiani di specchiata condotta morale e si impegnano, mediante giuramento a propagare i principi della cavalleria a difesa della civiltà cristiana, si rende servitore dei poveri e degli ammalati, secondo quanto l’Ordine ha praticato sin dalla sua origine a Gerusalemme, mantenendo fede al suo motto ”Pro Fide – Pro Utilitate Hominum”.
L’Ordine non è una associazione creata per difendere interessi di categoria, di gruppi o personali ma è un soggetto di diritto internazionale, riconosciuto dagli Stati Sovrani per la sua natura religioso-cavalleresca, riconosciuto dal Sommo Pontefice Pasquale II con la Bolla “Piae Postulatio” del 15 febbraio 1113. I suoi primi statuti furono approvati dal Sommo Pontefice Innocenzo II nell’anno 1130. La vita e le attività dell’Ordine vengono disciplinate secondo le norme fissate dalla Carta Costituzionale promulgata il 01.01.2001 da S.A.R. il Principe Gran Maestro. Pertanto, l’adesione all’Ordine implica che ciascun membro, abbia in ogni circostanza, atteggiamenti coerenti con gli ideali ed i valori umani e di fede professati. Attualmente l’Ordine opera in Italia e in molti Paesi del mondo in particolare con quelli bisognosi di opere di carità ma anche di sostegno allo sviluppo socio-culturale con aiuti materiali e accordi con alcuni governi.