Un’estate al fiume. Alla spiaggia e al mare i friulani spesso preferiscono il fiume

Questione di praticità ma anche di risparmio. Le giornate sui litorali dell’Adriatico, soprattutto per i pendolari, costano parecchio. Eccola allora l’alternativa perfetta per chi ha sì voglia di allontanarsi dal caos cittadino ma allo stesso tempo vuole evitare le costose ed affollate spiagge di Lignano e Grado.
Una possibilità a due passi da casa di passare qualche ora di relax, tra una tintarella e un bagno rinfrescante, tra una grigliata con gli amici e due chiacchiere sotto l’ombrellone. E il Friuli ne è ricco di corsi d’acqua balneabili, sulle cui rive, fatte di ciottoli o di sabbia, ci si può comodamente sdraiare. Tantissimi i fiumi e torrenti che vengono puntualmente presi d’assalto nei mesi estivi.
In primis il Tagliamento, il più grande fiume della nostra regione, capace, con i suoi diversi punti balneabili di attrarre ogni estate migliaia di gitanti. Partendo dall’alto poi troviamo il torrente Resia, famoso per le sue acque cristalline. Frequentatissimo per la sua limpidezza è poi il torrente Palâr, ad Alesso di Trasaghis. Il torrente Cornappo – presso l’omonima frazione di Taipana si trova il punto migliore -, è uno dei corsi preferiti, viste le profonde pozze, di chi va in cerca di capriole a mezz’aria e spericolati tuffi. Amato per prendere il sole è poi un affluente del Torre situo nel Comune di Lusevera, il torrente Vedronza. Più isolato e di conseguenza tranquillo è il Torrente Glagnò, nel Comune di Moggio Udinese. Nel Friuli Orientale, partendo da Oleis, frazione di Manzano, passando per Premariacco e Cividale, fino a giungere nel cuore delle Valli a Purgessimo e a Biarzo, l’offerta è davvero ricchissima grazie al Natisone. Immancabile in questa lista un fiume considerato dalle guide tra i più belli d’Europa, l’Isonzo: moltissimi sono coloro che cercano qualche ora di pace e tranquillità vicino alle sue acque dal colore smeraldo. Di là da aghe meritano una menzione particolare l’Arzino e il Meduna.
Non ci sono soltanto fiumi, il Friuli è anche ricco di laghi: il Lago del Predil e il Lago di Cavazzo sono mete molto frequentate per bagnati e sportivi.
Stato di salute delle acque
La maggior parte dei fiumi della nostra regione è in buono uno stato di salute e viene considerata quindi, in base alla legge regionale, balneabile. La qualità dell’acqua, salvo alcuni casi particolari e alcuni tratti specifici a contatto con centri abitati o zone industriali, è da considerarsi nella norma.
Attenzione ai rischi
Fare il bagno al fiume o al lago non è come farlo al mare, serve una maggiore attenzione e una conoscenza dei rischi e dei pericoli nei quali è possibile incorrere per evitare spiacevoli incidenti. Per prima cosa va tenuta in considerazione la temperatura delle acque che, anche nei giorni più caldi dell’estate, è decisamente più bassa rispetto a quella marina. I fiumi della nostra regione hanno una temperatura che va da un minimo di 11 gradi ad un massimo di 20. Meglio quindi attendere almeno un paio d’ore dopo i pasti prima di fare il bagno, così da evitare problemi di indigestione. Altra fattore assolutamente da non trascurare è quello delle correnti. In questo caso sono assolutamente da evitare tratti dove la corrente è forte o dove si può verificare la presenza di mulinelli. Il consiglio è quello di restare sempre nei pressi delle sponde. Allo stesso modo vanno evitate le pozze molto profonde: c’è il rischio infatti, soprattutto se non c’è una dovuta esperienza di nuoto in acqua dolce, di farsi trasportare sul fondo.
Attenzione poi anche al fondale: si possono trovare delle rocce spigolose e taglienti che possono causare contusioni e ferite.
IL PAîS gente della nostra terra – edizione cartacea – giugno 2019