Continua la crescita di Codroipo

Un anno fa i cittadini di Codroipo decisero di continuare a dare fiducia a Fabio M archetti. Fiducia che il Sindaco sta ripagando giorno dopo giorno. Sei anni di governo nel quale Marchetti è riuscito a realizzare importanti opere pubbliche, a mantenere i servizi efficienti, a ridurre il debito. Sei anni fatti anche di scelte politiche importanti come l’opposizione al modello sanitario che vedeva Codroipo e il Medio Friuli accorpati alla montagna e a quell’Uti che avrebbe solo che aumentato i costi per il Comune. Del presente ma soprattutto del futuro di una cittadina in grande sviluppo ne abbiamo parlato direttamente con il primo cittadino.
Codroipo un anno fa ha deciso di ripartire con Lei. Qual è il suo obiettivo, quali invece le maggiori criticità da affrontare?
“Il nostro primo obiettiv
o è stata la riduzione del debito. Avevamo ereditato un bilancio che presentava un passivo di 28 milioni. Nei primi cinque anni di mandato siamo riusciti a ridurlo di un quarto e ora, con la prima manovra, lo abbiamo ulteriormente ridotto. Oltre del 32% del debito oggi è stato abbattuto. Questo è il cardine sul quale si fonda la mia azione. Oltre a ridurre il debito, seguendo sempre questa politica dell’efficienza e del risparmio, abbiamo ridotto anche il personale comunale. Per numero di abitanti Codroipo dovrebbe avere 136 dipendenti ma in realtà solo 80. Siamo riusciti ad andare ben oltre quelle che erano le indicazioni statali e regionali. Il nostro merito però non è stato premiato dalla Regione che di questi risparmi ci ha concesso solo 9 mila euro, una cifra irrisoria. I nostri sforzi quindi non sono stati riconosciuti. Dal 2004 al 2013 il nostro Comune ha potuto contare su contribuzioni importanti. Dopodiché, cambiato il governo regionale, per una questione politica Codroipo è stata tagliata fuori da ogni finanziamento. Non abbiamo potuto contare quei contributi straordinari che invece sono stati garantiti ad altre realtà, anche senza un progetto chiaro di sviluppo alle spalle. Per questo motivo è giusto che i cittadini si lamentino. Abbiamo preso poi la scelta volontaria di non aderire alle UTI, rinunciando anche a quei fondi garantiti alle unioni. In ogni caso siamo riusciti a finanziare delle opere importanti e a sistemare i conti. Abbiamo ricevuto un contributo di quasi un milione di euro per la piazza. Abbiamo però dovuto stralciare quel progetto per destinare i fondi al teatro comunale che necessitava urgentemente di manutenzione. I fondi ricevuti infatti non sarebbero stati sufficienti per la riqualificazione del centro storico e della piazza. Sarebbero infatti serviti ben oltre 5 milioni, cifra però che non eravamo in grado di poter raggiungere. Abbiamo quindi dovuto fare una scelta, facendo un ragionamento da padri di famiglia. Il progetto piazza è ad oggi bloccato finché non troveremo i fondi necessari per realizzare completamente l’opera”.
Il suo comune comunque continua a crescere.
“Abbiamo riscontrato una crescita demografica dettata da politiche che hanno saputo nel tempo intercettare nuove persone. Codroipo è diventato un comune a misura di famiglia, chi arriva nella nostra cittadina può trovare tutti i servizi necessari, dall’istruzione alla sanità.
Da cosa invece è motivata la sua scelta di non aderire all’Uti del Medio Friuli?
“L’Uti del Medio Friuli non conosce regola democratica: quattro sindaci vogliono decidere per altri sette. I rappresentanti di 14 mila abitanti decidono quindi in nome degli altri 40 mila. Sta prendendo decisione sulla pelle delle fasce più deboli delle nostre comunità, sulla pelle di oltre 2.200 cittadini di Codroipo che hanno avuto diritto all’assistenza dei servizi sociali secondo un modello funzionale, consolidato nel tempo come quello dell’Asp Moro, ideato da chi il sindaco lo faceva prima di me e di loro. Anche se glielo consente una legge iniqua, fino a quando sarò sindaco di Codroipo continuerò a combattere contro questa ingiustizia. È triste assistere a decisioni prese solo da due sindaci che ritengono di avere la verità in tasca e si dimenticano della storia di un territorio. A livello regionale qualcosa deve cambiare per forza. Chiederò che vengano abolite le UTI, questa è una battaglia che assieme ad altri interlocutori sto combattendo. Il sistema delle unioni territoriali non funziona. E’ stata una scelta non democratica, anticostituzionale”.
Con fermezza ha detto “no” ai 150 profughi previsti dal piano di accoglienza.
“Codroipo non ha un presidio della polizia di stato, non ha una Compagnia dei carabinieri, non ha un ospedale. Non vogliamo che Codroipo venga toccata da questo flagello e per questo abbiamo posto il tema della sicurezza al primo punto del nostro programma. Credo che il protocollo d’accoglienza sia basato su dei parametri iniqui. Le quote non devono essere solo decise solo in base agli abitanti. Finché questi parametri non verranno modificati dirò quindi no all’accoglienza per tutelare i miei cittadini”.
Centrato l’obiettivo della realizzazione della nuova scuola media. Un progetto importante da 2,3 milioni di euro consegnato rispettando peraltro il termine previsto per la fine dei lavori.
“Il primo giorno di scuola abbiamo consegnato il nuovo complesso della scuola media “Bianchi”. Sei nuove aule disposte su due piani, livelli massimi di efficientamento energetico, un fabbricato capace di risparmiare un decimo di quello attuale grazie agli impianti fotovoltaici. Un’opera che completa la riqualificazione da parte del Comune di via Europa Unita prima con la sistemazione della viabilità, poi con i lavori nella piscina comunale e adesso con la nuova scuola completando così un percorso formativo e sportivo che a Codroipo va dall’asilo nido fino alle scuole superiori. Continueremo comunque ad investire sia sul comparto scolastico che sulla viabilità. Uno degli obiettivi per il futuro è quello di realizzare la circonvallazione, il cui progetto è da tempo già pronto e cantierabile. Dobbiamo trovare subito i fondi per far partire i lavori. Si tratta di un’opera non solo di interesse comunale ma regionale che consentirebbe sia di liberare il centro dal traffico pesante che di dare una nuova prospettiva di sviluppo al territorio”.
Sviluppo e futuro delle frazioni. E’ questa ora la vera sfida da vincere?
“La nostra attenzione nei confronti delle frazioni è stata molto alta e continuerà a esserlo. Le frazioni sono state infatti interessate dalla maggior parte degli investimenti attuati. E penso alle manutenzioni costanti, ai lavori di ristrutturazione e miglioramento delle strade e dei cimiteri. Inoltre, abbiamo supportato e contribuito a implementare le attività sociali in esse presenti. Vogliamo creare un fondo per le frazioni, cosa che non siamo riusciti a fare nel primo mandato per mancanza di contributi e risorse non consentendoci di mantenere la nostra promessa che vogliamo riformulare per il futuro”.
Il 2018 sarà l’anno delle Regionali. Quale sarà la sua posizione?
“Mi auspico è che il candidato alla presidenza del centrodestra sia Riccardo Riccardi. Un persona competente e capace che io sosterrò in ogni modo. Qualora fossero fatte altre scelte io mi riservo ogni altro tipo decisione. Chi si candida a guidare la Regione deve rendersi conto del peso specifico di Codroipo. Io continuerò a fare il Sindaco. Ho preso un impegno con i miei elettori ed ho il dovere di mantenerlo”.