Presidenza del Consiglio, c’è più di un pretendente ma il favorito è Mazzolini

Più di un pretendente in corsa per la poltrona di presidente del Consiglio. Il post Ettore Romoli, scomparso improvvisamente, non è affatto facile. Questo perché una figura di esperienza, che potesse essere accettata all’unanimità da ambo le parti come quella di Romoli, ad oggi è impossibile da replicare.
Tocca alla destra allora tirare fuori un nome che possa andare bene. Chi? Ancora ad oggi, quando sono ormai poche le ore che ci separano dall’elezione, i nomi sono tanti ma un accordo non c’è.
Il nome in linea teorica dovrebbe uscire da Forza Italia, visto l’accordo elettorale, ma la Lega, forte della sua posizione predominante, potrebbe prendersi anche questa carica. E allora per questo motivo il nome del favorito oggi è quello di Stefano Mazzolini, ora vicepresidente del Consiglio. Mazzolini perché, lo dicono i numeri, è il più votato di tutti. 4224 preferenze non lasciamo tanto spazio a diverse interpretazioni. Le alternative, in seno di Fi, sono Piero Mauro Zanin, capogruppo azzurro in Consiglio e Franco Mattiussi, altro pezzo da novanta forzista. La partita si gioca su questi nomi, difficile infatti che possano emergere altri candidati, come Di Bert di Progetto Fvg, entrato nel totocandidati come figura in grado di mediare tra le due ali della maggioranza.
E Fedriga? Il presidente pensa che Fi possa essere soddisfatta dei ruoli ottenuti e quindi potrebbe puntare dritto per dritto su un altro fedelissimo Mazzolini. Come andrà a finire? Domani verranno sciolte le riserve e il quadro forse sarà più chiaro.