Svelati gli affreschi trecenteschi dell’antica Cappella della SS. Trinità del Duomo di Udine

La critica li riconduce all’attività del maestro Vitale da Bologna, uno degli artisti più di rilievo dell’epoca
Il restauro reso possibile grazie al contributo della Regione Fvg e della Fondazione Friuli
Un prezioso “dietro le quinte” del medioevo friulano è stato recentemente restituito al pubblico in tutta la sua bellezza. Sono gli affreschi trecenteschi dell’antica Cappella della SS. Trinità del Duomo di Udine, fino ad oggi conosciuti solo agli addetti ai lavori. Il restauro degli affreschi e del vano in cui sono collocati, avviato nel 2022 e recentemente conclusosi, è stato reso possibile grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli, con la supervisione della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia.
L’affresco principale è rappresentato dal tema dell’Annunciazione e da una parziale Crocifissione, entrambi risalenti al 1348-1350. La critica li riconduce all’attività del maestro Vitale da Bologna, uno degli artisti più di rilievo dell’epoca, e dei suoi allievi, presenti in quegli anni nel Duomo udinese, dove operarono nei due più noti cicli della cappella maggiore (ora esposti nel Battistero) e nella Cappella di San Nicolò (museo del Duomo).
Alla presentazione degli affreschi sono intervenuti l’Arcivescovo Riccardo Lamba, Mons. Sandro Piussi, Direttore Ufficio beni culturali della Diocesi, il direttore della Fondazione Friuli, Luciano Nonis e il parroco Mons. Luciano Nobile. Il compito di illustrare il progetto di restauro è spettato a Maria Beatrice Bertone, conservatrice del Museo del Duomo di Udine, e a Laura Feruglio e Giovanni Nutta della ditta Esedra r.c. restauri, che ha eseguito l’intervento.
Gli affreschi erano stati rinvenuti casualmente nel 1970, nel corso di alcuni lavori di manutenzione, in uno spazio considerato di servizio. Un primitivo intervento aveva permesso di conservarli nel tempo, ma la loro particolare, se non angusta collocazione, ne aveva condizionato la visibilità.
Solo con il restauro del 2022-2024 si è potuto ritrovare le tracce storico artistiche di questo ambiente, facendo sì che i visitatori possano ora essere accompagnati alla loro scoperta. La scelta di valorizzare le opere ha fatto sì che si procedesse anche al restauro degli spazi dell’antica cappella, per rendere più agevole la visione degli affreschi, congiungendoli al percorso di lettura del Medioevo presente nel duomo, e divenendo parte delle sale del Museo. Dallo stesso vano, percorrendo una scala appositamente realizzata con la sua costruzione, nel 1745, e tuttora esistente, si può inoltre accedere al monumentale organo in cornu epistolae, “centesima opera” di Pietro Nachini, (restaurato nel 2018).
Per conoscere questo antico spaccato di Medioevo nascosto del Duomo udinese, si può prenotare la visita, ogni venerdì dalle 10 alle 12, scrivendo a: museo@cattedraleudine.it.
Foto anteprima: L’Annunciazione, caratterizzata dall’imponente figura dell’angelo annunciante inginocchiato e con in mano un giglio, simbolo di purezza.