Cromatismi, un messaggio esistenziale

Marisa Milan in personale a settembre a Lignano all’American Hotel
Marisa Milan , l’artista veneta punto di riferimento del Club per l’Unesco di Udine, si presenta a settembre a Lignano Sabbiadoro in personale presso l’American Hotel, con due piani dell’albergo da lei allestiti.
-Solennità cromatiche -è il titolo che l’artista ha voluto dare alla mostra, per celebrare il colore , vero solenne protagonista della sua vita di autrice che lo sa accarezzare, far vibrare, leggere e assaporare in tutta la sua gradazione, dai toni caldi a quelli freddi.
L’appartenenza che la rende più sensibile tuttavia è quella dei rossi e dei gialli, che maggiormente si avvicinano alla solarità che lei proclama.
Le scelte cromatiche di Marisa Milan sono proprio una proclamazione della forza del colore e una dichiarazione al mondo della potenza della luce.
Proclamazione perché l’artista a voce alta vuole sfidare il mondo a trovare bellezza suprema, dal punto di vista estetico, vuole proclamare la prevalenza del colore su ogni attività creativa.
Dichiarazione perché vuole anche affermare e testimoniare che la forza del colore se non ancora scoperta, da chiunque visitatore della mostra o no, deve essere un illuminazione per tutti.
Queste due componenti ideologiche, la proclamazione e la dichiarazione si sposano perfettamente con le mostre che sono testimonianza di una vita vissuta a cercare il messaggio esistenziale del cromatismo , ma sono anche espressione della sua disposizione d’animo verso la luce elemento anche simbolico che delinea l’urgenza di conoscenza, che ognuno di noi possiede.
Svelare il mistero della vita, penetrare nella conoscenza, illuminare gli anfratti dove ogni possibile si nasconde, rimane l’obiettivo di ogni persona e il pittore, in questo caso, la pittrice, ma in realtà ,ognuno di noi, porta avanti la sua sfida.
Il colore e la luce nelle cose modula esse e le ritrova, e si meraviglia nella scoperta.
E allora colore e luce sono appagamento perché svelano , tolgono il cono d’ombra e i limiti di accesso alla realtà con i quali costantemente ci confrontiamo
vito sutto