Al via Go!2025

Gorizia, 8 febbraio 2025 – Piazza Transalpina, per decenni simbolo dell’Europa divisa in due blocchi, ha celebrato oggi la sua rivincita sulla storia ospitando la solenne cerimonia di inaugurazione di GO!2025, alla presenza delle massime autorità istituzionali di Italia e Slovenia, i presidenti Sergio Mattarella e Natasa Pirc Musar.
Nova Gorica e Gorizia avevano stabilito un record ancor prima di dare il via ufficiale al loro anno speciale: per la prima volta infatti la capitale europea della Cultura supera i confini nazionali e diventa transfrontaliera. Non stupisce che nella piazza blindatissima si sia quindi radunata la folla delle grandi occasioni, con decine di personalità istituzionali ad applaudire gli inni nazionali eseguiti dalle orchestre di fiati di Idrija e Cerkno e ad ascoltare gli interventi dei due Capi di Stato. Fin dalle premesse, i presidenti hanno voluto andare oltre il protocollo, con Pirc Musar che ha definito Mattarella “il mio caro amico Sergio” e il presidente italiano che ha ricambiato con “cara amica Natasa“.
Il Capo dello Stato ha ripercorso le tappe di un progetto “lanciato ufficialmente in questa piazza nel 2021“, segno di una ritrovata amicizia costruita a partire dall’ingresso della Slovenia nell’Ue e frutto “del grande valore dell’integrazione europea“. Al punto che oggi italiani e sloveni “sono concittadini europei“, ha detto ancora Mattarella, convinti sostenitori del valore della cooperazione in un mondo disseminato di conflitti.

La stretta di mano tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente slovena Natasa Pirc Musar
“Questo evento – ha ribadito il governatore del Fvg Massimiliano Fedriga – rimarrà nella storia dell’Europa per la sua capacità di incontrarsi nelle differenze: dovremmo sentirne tutti la responsabilità“.
Chiamati a intervenire sulla piazza-palco anche i commissari europei Glenn Micallef e Marta Kos, il ministro italiano della Cultura Alessandro Giuli e la sua omologa slovena Asta Vrecko, mentre i sindaci di Gorizia e Nova Gorica, Rodolfo Ziberna e Samo Turel, sono stati protagonisti del simbolico taglio del nastro.

I sindaci Rodolfo Ziberna (a sinistra nella foto) e Samo Turel danno il simbolico via alla Capitale europea della cultura
Fedriga, esempio di collaborazione che ispira l’intera Europa
Il governatore al fianco dei Presidenti Mattarella e Pirc Musar alla cerimonia di inaugurazione
“Oggi mi trovo nel cuore pulsante di un territorio che incarna la storia, la cultura e il destino condiviso di due popoli. Nova Gorica e Gorizia, insieme, sono la Capitale europea della cultura, simbolo di una visione che trascende i confini, unisce le comunità e celebra il valore della nostra comune eredità. Per la prima volta due città di due nazioni diverse condividono il titolo di Capitale europea della cultura. Un evento di portata storica, destinato a lasciare un segno indelebile nel percorso delle future Capitali“. È il pensiero espresso alla cerimonia di apertura di Go! 2025 Nova Gorica Gorizia Capitale europea della cultura, in piazza della Transalpina, dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, il quale ha rimarcato che “questo riconoscimento è la dimostrazione concreta di come la collaborazione tra istituzioni possa trasformare un’idea in una realtà capace di ispirare l’intero continente. Il mio più sentito ringraziamento va alle istituzioni slovene per il costante dialogo con quelle italiane e ai sindaci di Gorizia e Nova Gorica, i primi a credere nella forza di questo progetto e nella sua capacità di generare un cambiamento profondo”.

Il saluto del Governatore della Regione Massimiliano Fedriga al Capo dello Stato Sergio Mattarella
Il governatore, presente all’evento assieme al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, al Presidente della Repubblica di Slovenia Nataša Pirc Musar, ai sindaci di Gorizia e Nova Gorica Rodolfo Ziberna e Samo Turel, ha proseguito evidenziando che Go! 2025 “non è soltanto un riconoscimento prestigioso, ma un messaggio potente: la cultura ha la forza di abbattere le barriere, di costruire ponti di comprensione e di rafforzare quel senso di appartenenza che lega le nostre due nazioni. Qui, dove la storia ha scritto pagine di separazione, oggi scriviamo una pagina di unità, di collaborazione e di fiducia reciproca. Nova Gorica e Gorizia sono il crocevia di culture, lingue e tradizioni che si intrecciano in un dialogo fecondo, dimostrando che l’Europa è e deve essere un luogo di incontro e di scambio. La scelta di questo territorio come Capitale Europea della Cultura testimonia il valore di un percorso che ha saputo trasformare le ferite del passato in opportunità per il futuro“.
“Nel solco di questa visione, la Regione Friuli Venezia Giulia ha sostenuto con convinzione e determinazione questo straordinario progetto, consapevole che la cultura è il motore della crescita sociale ed economica, lo strumento più potente per generare sviluppo, inclusione e innovazione – ha detto Fedriga -. La nostra Regione, cerniera tra mondi e tradizioni diverse, si pone come esempio di dialogo e di convivenza, contribuendo attivamente a rafforzare il legame tra Italia e Slovenia“.

Il governatore Massimiliano Fedriga (a sinistra nella foto) accanto al ministro Matej Arcon, ex sindaco di Nova Gorica
Il governatore del Friuli Venezia Giulia ha sottolineato inoltre “l’enorme valenza culturale dei grandi eventi che la Capitale porta con sé, che servono per far dialogare, conoscere, pensare assieme popoli che provengono da lingue e culture diverse e che sono pensati per le persone. Abbiamo voluto investire con forza nello sviluppo delle infrastrutture e dei trasporti, affinché questo progetto lasci un’eredità tangibile per le future generazioni. Penso al Castello di Gorizia, a piazza Transalpina, alla stazione ferroviaria e alla Galleria Bombi, destinata a un innovativo progetto di riqualificazione curato da uno dei più grandi artisti dell’arte digitale“.
Ringraziando tutti coloro che hanno reso possibile il raggiungimento di questo traguardo Fedriga ha osservato che “oggi celebriamo una comunità che si riappropria della propria identità comune attraverso l’arte, la musica, la letteratura, il teatro, il cinema e ogni espressione del sapere e della creatività umana. Nova Gorica e Gorizia dimostrano che la cultura è il vero antidoto alla divisione, il mezzo per riscoprire ciò che ci accomuna e per costruire un futuro di pace e di progresso. Che questa Capitale Europea della Cultura sia un faro di speranza, un ponte tra passato e futuro, un esempio di come la bellezza e il sapere possano essere le fondamenta di una nuova Europa, più unita, più solidale, più consapevole della propria straordinaria ricchezza culturale“.
Nell’occasione il governatore Fedriga ha donato al Presidente Mattarella e alla Presidente Pirc Musar una riproduzione dell’opera dell’artista Giorgio Celiberti, uno dei più illustri rappresentanti dell’arte contemporanea italiana.

La consegna da parte del governatore della Regione Massimiliano Fedriga dell’opera dell’aertista Celiberti nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Bordin: evento storico, il muro è diventato un ponte
All’evento ha partecipato anche il presidente del Cr Fvg, Mauro Bordin, accompagnato da numerosi consiglieri. “È davvero emozionante assistere a questa cerimonia – ha osservato il massimo rappresentante dell’Assemblea legislativa – perché anche solo trent’anni fa un evento di questo genere sarebbe stato impensabile“. “Lì dove un tempo si costruivano muri e si contrapponevano due sistemi alternativi – ha aggiunto il presidente, facendo riferimento alle vicende travagliate del confine orientale nel Novecento – oggi si passeggia passando dall’Italia alla Slovenia come se non esistesse un confine. Il muro che proprio qui simboleggiava la guerra fredda e la contrapposizione tra due Paesi, è diventato un ponte che unisce, nel segno della cultura“.
Bordin è convinto che “l’anno della capitale europea della Cultura rappresenti una grande opportunità per l’intero Friuli Venezia Giulia dal punto di vista turistico: da area periferica, siamo infatti da tempo al centro della nuova Europa, e la vetrina internazionale di GO!2025 porterà migliaia di visitatori a scoprire le nostre ricchezze culturali, storiche, naturalistiche ed enogastronomiche“.
Nel ringraziare “gli organizzatori che per anni hanno coltivato questo progetto, superando brillantemente tutti i test della candidatura europea” il presidente del Cr Fvg ha auspicato “che questo anno della Cultura possa rafforzare ulteriormente la collaborazione transfrontaliera tra Italia e Slovenia, a tutti i livelli“.

Mauro Bordin,, presidente del Cr Fvg, in piazza Transalpina a Gorizia