La Comunità di Montagna della Carnia avvia Carnia 2030 “Carnia terra competitiva in Europa”

Pubblico, privato, terzo settore e cittadini insieme per la competitività del territorio
Al via il progetto per la crescita dell’area montana basata sul potenziamento e sulla valorizzazione dei capitali territoriali. Da 15 tavoli a cui parteciperanno in totale 300 persone emergeranno altrettante strategie dalle quali i sindaci dei 28 comuni della Carnia, selezioneranno le idee più appropriate per redigere un Piano Territoriale di Sviluppo nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per la prima volta in Italia il processo partecipativo verrà digitalizzato e strutturato con l’aiuto dell’app Mosaic, sviluppata per facilitare i processi di decision making
È stato presentato stamattina, sabato 15 maggio, il progetto Carnia 2030 “Carnia terra competitiva in Europa”, ideato dalla Comunità di montagna della Carnia e che punta a riunire settore pubblico, privato e terzo settore per disegnare insieme la Carnia del futuro.
Sono intervenuti alla presentazione l’Assessore alle attività produttive della Regione FVG, Sergio Emidio Bini, il Presidente della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, Giovanni Da Pozzo, il Presidente della Comunità di montagna della Carnia, Francesco Brollo e Paolo Zenarolla rappresentante del Forum Terzo Settore Friuli Venezia Giulia. A Luciano Gallo, Presidente di Novia e Vanni Treu della Cooperativa Cramars è spettato il compito di presentare i 15 tavoli e l’innovativa app Mosaic, che permetterà di strutturare e digitalizzare un processo partecipativo.
Obiettivo che si è prefissata la Comunità di montagna della Carnia attraverso questa iniziativa è di mettersi al servizio del territorio, dei suoi amministratori, delle sue associazioni, delle sue imprese per costruire una visione condivisa del futuro e progetti concreti che generino benessere e che valorizzino il contributo di tutti. Una strategia che si basa sul potenziamento e sulla valorizzazione dei capitali territoriali che più distinguono la Carnia: il capitale ecologico-ambientale, il capitale economico, il capitale umano e sociale, il capitale storico-culturale, il capitale istituzionale.
La presentazione si è aperta con il saluto e la dichiarazione di Francesco Brollo, Presidente della Comunità di montagna della Carnia: “Noi sindaci oggi abbiamo un obiettivo ambizioso: riaccendere la Carnia. Crediamo nella nostra terra vogliamo attivare le sue forze migliori per farne una terra competitiva, capace di generare progetti finanziabili che portino sviluppo, opportunità e servizi per tutti.”
Nell’illustrare il progetto il presidente della Comunità di montagna della Carnia Francesco Brollo, ha sottolineato l’innovatività dell’iniziativa, con cui “la Carnia diventa il primo territorio in Italia dove i confini di un ente come quello della Comunità di montagna coincidono con politiche di sviluppo, che si tradurranno in progetti concreti” e ha ricordato l’apertura a Tolmezzo il secondo sportello di Europe direct in Friuli Venezia Giulia, dopo quello di Trieste, altro strumento che farà della Carnia “un’ambasciatrice delle opportunità e dei valori dell’Europa”.
Prosegue Brollo: “Abbiamo riunito 28 sindaci, imprese, lavoratori, associazioni e cittadini che si rivolgono da pionieri all’Europa, allo Stato, alla Regione per presentare i loro obiettivi. Ciò avrà una potenza straordinaria perché è un evento mai successo prima.
Abbiamo bisogno di alleati che ci credano, perciò ringraziano la Regione, che è necessario sia al nostro fianco, la Camera di Commercio e il Terzo settore. Questo percorso è iniziato un anno fa, con un coordinamento tra gli enti pubblici della Carnia, che con l’iniziativa della Comunità di montagna hanno avviato il percorso, perciò grazie Bim, Carnia Industrial Park, Consorzio Boschi Carnici, Esco Montagna, Euroleader e grazie a tutti coloro che da ora in poi metteranno idee e progetti. Adesso l’assemblea dei sindaci della Carnia ha approvato questa proposta di percorso e sta a noi tutti riempirla di contenuti”.
Conclude Brollo: “Tra Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Programmazione europea 2021-2027 e altri consueti fondi nazionali, regionali e locali, avremo il più alto quantitativo di risorse mai messe in circolo, se ci presenteremo uniti, riusciremo a salire sul treno dei finanziamenti e dello sviluppo, altrimenti avremo perso un’occasione storica”.
“Mettere assieme sindaci, imprese, lavoratori, associazioni e cittadini che si rivolgono all’Europa, allo Stato, alla Regione per presentare i loro obiettivi è qualcosa di veramente importante – ha commentato Bini – e avrà una potenza straordinaria perché è un evento mai successo prima: la Carnia ha referenti stimati, dispone di un capitale ecologico-ambientale, economico, umano e sociale, storico-culturale d’eccellenza, ma ciò che le è mancato finora – è stata l’analisi dell’assessore – è la consapevolezza di questa forza e una condivisione degli obiettivi, ovvero esattamente quello che state dimostrando con questo progetto. La Regione, attraverso il governatore Massimiliano Fedriga, non solo condivide – ha concluso Bini – ma sostiene convintamente questo approccio: sfruttare le straordinarie opportunità che vengono dalle risorse messe in campo dalla programmazione europea 21-27 e dal PNRR mettendo a sistema tutti gli attori del territorio consentirà sviluppo, opportunità e servizi non solo per la Carnia ma per tutta la regione”.
“Questo è il momento migliore per avviare un progetto di sviluppo, partecipato e operativo, per la Carnia, che tenga in considerazione tutte le sue componenti – commenta il presidente della Camera di Commercio Pordenone-Udine Giovanni Da Pozzo -. La pandemia ci ha colpito duramente, ma ci ha dato anche una spinta decisiva per ripartire davvero, cercando una nuova normalità che ponga al centro la crescita su direttrici imprescindibili e troppo a lungo ritardate: la sostenibilità, il digitale, la cultura, l’accoglienza. Sono direttrici che la nostra economia tutta deve perseguire e su cui anche la nostra Camera di Commercio sta lavorando da tempo, tramite il suo progetto Friuli Future Forum. Alleanza Carnia 2030 non può che trovarci convintamente al suo fianco in questo percorso di sperata e attesa rinascita”.
Aggiunge Paolo Zenarolla, rappresentante del Forum Terzo Settore Friuli Venezia Giulia:
“La prova che abbiamo appena vissuto e di cui speriamo di aver superato la fase più critica ci ha indicato con brutale evidenza gli elementi di fragilità che le nostre società complesse portavano dentro di sé e che sono un’eccessiva enfasi sull’individuo a scapito dello sviluppo delle comunità fino a sfociare in un dannosissimo individualismo che connota i rapporti con l’economia, l’ambiente, l’istituzione, la salute intesa come bene comune e sull’ipotesi che dalla competizione più che dalla cooperazione tra persone, comunità o gruppi economici possa derivare uno sviluppo significativo e durevole. La nostra storia, la tradizione delle nostre istituzioni ancorate a territorio e comunità e la cultura profondamente solidale dei nostri cittadini sono le fondamenta più solide su cui costruire percorsi di progettazione di futuro. Per fare questo ognuno deve fare la propria parte nel rispetto di ruoli e competenze di ciascuno. Sicuramente le realtà di associazioni, imprese sociali ed aggregazioni informali che da sempre hanno connotato l’espressione più matura di una cittadinanza responsabile e solidale non mancheranno di dare il proprio contributo in questo percorso che oggi prende avvio e che rappresenta una grande opportunità per la nostra Carnia”.
La meccanica del progetto
Il progetto prevede la costituzione di 15 tavoli che vedranno tutti la partecipazione di 20 persone tra amministratori, rappresentanti delle associazioni di categoria, imprenditori, appartenenti al mondo dell’associazionismo o cittadini. Coordinati da Cramars, cooperativa per lo sviluppo sociale con sede a Tolmezzo, e finanziati da PrimaCassa Credito Cooperativo FVG i tavoli si terranno nel corso del mese di giugno e daranno modo ai partecipanti di confrontarsi su diverse tematiche: politiche giovanili e per la famiglia, cultura e reti associative, paesaggio, turismo, sport e tempo libero, economia agro silvo-pastorale, infrastrutture fisiche e digitali, acqua ed energia, legno ed energie rinnovabili, imprese, ricerca e innovazione, lavoro e formazione, salute e assistenza, scuola e istruzione, servizi pubblici locali e di prossimità.
Per ogni tavolo verranno raccolte le idee e con l’aiuto di Mosaic Design, una app digitale in grado di facilitare i processi di decision making, verranno valutate opportunità e minacce di ciascuna proposta, e verrà definita una strategia riassuntiva delle proposte più coerenti con la tematica del tavolo.
Spiega Vanni Treu della cooperativa Cramars, a cui è stato affidato il compito di coordinare i 15 tavoli: “MOSAIC è uno strumento di Collaborative Design finalizzato alla strutturazione e digitalizzazione di un processo partecipativo. Si partirà pertanto dalla definizione del tema del tavolo, che sarà coerente con il PNRR, poi con un meccanismo divergente si andrà a capire quali saranno i fattori che intervengono nella definizione del tavolo tematico, quindi si definirà una specifica area di pensiero, costruendo in modo collaborativo l’albero dei problemi. Successivamente si andranno a definire le soluzioni possibili e le migliori soluzioni verranno sviluppate per ottenere delle risposte che saranno formulate attraverso l’analisi di punti di forza, debolezza, opportunità e minacce, l’analisi di cause ed effetti, l’identificazione degli eventuali ostacoli e lo sviluppo delle soluzioni che porteranno alla definizione di uno schema di progetto che identificherà gli interventi strategici da attuare.”
Conclude Luciano Gallo, Presidente di Novia, società di consulenza, ricerca, sviluppo e produzione di software innovativi che supportano il processo di pianificazione e controllo strategico: “La pandemia ha accelerato un processo di cambiamento e ci ha fatto capire che è necessario intraprendere nuove strade le cui direzioni sono tracciate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dalla Programmazione europea 2021-2027 e sono la sostenibilità, la rivoluzione digitale e la coesione sociale. Avremo a disposizione molte risorse che, però, sono meri strumenti e in quanto tali sono inutili se non vengono indirizzati da una visione di sviluppo. Il progetto Carnia 2030 genererà la visione di questo territorio, che ha come punto di forza la sua specifica identità, e lo farà in modo partecipato, mettendo letteralmente attorno al tavolo competenze, interessi, generazioni e generi diversi, perché la diversità è una risorsa imprescindibile per identificare e accogliere il nuovo”.
Un tavolo finale per i 28 sindaci
In un secondo momento, le strategie che emergeranno da ciascun tavolo verranno condivise ad un ultimo tavolo di discussione a cui parteciperanno i sindaci dei 28 comuni della Carnia, che avranno il compito selezionare le idee più appropriate e redigere un Piano Territoriale di Sviluppo nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
L’obiettivo finale del progetto Carnia 2030 è generare competitività e opportunità al sistema Carnia, invogliando i cittadini a vivere e lavorare in Carnia e aiutando le imprese con un piano strategico di sviluppo che possa privilegiarle nelle graduatorie di finanziamento europeo.
Dal prossimo lunedì 17 maggio, sarà possibile iscriversi ai tavoli accedendo alla pagina dedicata della Comunità. Per maggiori informazioni consultare il sito www.carnia.utifvg.it