Cooperative, il 2020 segnato dalla pandemia

Alti i costi per sanificazioni, adeguamento degli ambienti di lavoro e formazione
I dati svelati da una indagine dell’Ufficio studi di Confcooperative. Galluà: «Urgente l’approvazione delle nuove misure di ristoro alle imprese»
Pesante l’impatto della pandemia sul sistema delle imprese cooperative nel 2020. In una annata segnata da una domanda di servizi e prodotti depressa dalla crisi economica determinata dalla pandemia (solo 1 cooperativa su 10 ha giudicato alto il livello medio della domanda) le imprese cooperative hanno subito i pesanti oneri aggiuntivi determinati dalle misure di prevenzione del contagio. Lo svela un’indagine svolta dall’Ufficio studi di Confcooperative.

Nicola Galluà, segretario generale di Confcooperative Fvg
«Le cooperative hanno sostenuto costi per dpi e sanificazioni giudicati, sovente, come molto rilevanti. Anche perché le cooperative operano spesso in ambiti estremamente delicati quali i servizi sociali, educativi, la disabilità, case di riposo, dove gli operatori sono a contatto con soggetti fragili. I costi sostenuti sono stati in parte coperti dai contributi pubblici statali e regionali che sono intervenuti in questi mesi. Tuttavia, le imprese hanno dovuto operare – in mezzo a tutte le difficoltà determinate da misure di prevenzione, telelavoro e riorganizzazione degli ambienti di lavoro – in un contesto di notevole appesantimento burocratico. Più di un terzo delle nostre cooperative ha segnalato inoltre incertezza del mercato e confusione normativa come primi ostacoli ad un rilancio delle attività nel 2021», commenta Nicola Galluà, segretario generale di Confcooperative Fvg.
In particolare nell’ambito delle sanificazioni e dei dispositivi di protezione individuale, il 70 per cento delle cooperative ha giudicato rilevanti i costi sostenuti: «Una situazione che ha spinto Confcooperative Fvg a intervenire, attraverso lo stanziamento di una linea contributiva dedicata da parte del nostro Fondo mutualistico», conferma Galluà.
Pesanti anche gli oneri necessari ad adeguare gli ambienti di lavoro (solo 1 cooperativa ogni 20 non lo ha fatto): e per un terzo delle imprese cooperative i costi sono stati giudicati “rilevanti”. Importanti anche i costi di formazione e informazione del personale nell’ambito dell’emergenza pandemica, per il 49 per cento delle cooperative considerati significativi.
«Nell’immediato confidiamo nella veloce approvazione delle nuove misure di ristoro alle imprese, assolutamente urgenti, e l’accelerazione della campagna vaccinale per farci uscire dalla situazione di perdurante crisi – sottolinea Galluà -. Sul medio termine, è evidentemente necessario che nel sostenere le imprese si tenga conto delle lezioni che stiamo apprendendo in questi mesi: innovazione, infrastrutture digitali, information technology in azienda, il sostegno a questo tipo di investimenti è fondamentale sia per la competitività in azienda sia per erogare servizi all’altezza dei tempi in tutti gli ambiti, dal sociale – si pensi alla domotica applicata ai servizi agli anziani – alla logistica, al terziario», conclude Galluà.