Anche Licia Colò sostiene la candidatura del Tagliamento a patrimonio mondiale dell’umanità Unesco

Oltre 10 mila firme per il Tagliamento patrimonio Unesco. Campagna sostenuta anche da Licia Colò, che invita a sottoscrivere la petizione lanciata dal Patto per l’Autonomia
Diecimila firme per un’unica, forte, richiesta: il Tagliamento venga riconosciuto patrimonio mondiale dell’umanità Unesco. Continua a raccogliere consensi la petizione online lanciata dal Patto per l’Autonomia per candidare il fiume friulano a ottenere il prestigioso riconoscimento. Un’istanza di cui si sono fatti portavoce, in molteplici occasioni, numerosi esponenti del mondo culturale e scientifico internazionali: dal meteorologo Luca Mercalli al geologo Mario Tozzi, da Klement Tockner, tra i maggiori esperti mondiali di acque dolci, allo scrittore Tullio Avoledo. E a sposare la causa del Tagliamento – l’ultimo grande fiume alpino che scorre in libertà, un ecosistema unico, ricco di biodiversità, nonché uno dei più importanti corridoi ecologici europei – è ora anche Licia Colò, notissima conduttrice televisiva e autrice di libri che parlano di viaggi e natura, da sempre impegnata, con passione e professionalità, nella difesa dell’ambiente.
«Chi di voi conosce la bellezza e il valore del fiume Tagliamento? Io l’ho scoperto solo poco tempo fa nel corso di un mio reportage… Questo fiume offre uno spettacolo che toglie il respiro grazie al fatto che ad oggi nessuno sembra averlo ancora “domato”. Il suo valore è riconosciuto a livello europeo. Eppure rischiamo di perderlo – scrive Colò sulla sua pagina Facebook, sulla quale ha pubblicato anche un breve video girato sul greto del fiume –. Da una parte c’è chi lo vuole come patrimonio dell’Unesco, dall’altra chi lo vuole come “lavoratore” per produrre nuovi patrimoni. Vogliamo rimanere silenziosi di fronte a tutto ciò?», chiede Colò, che, avendo scelto quale delle due cause sostenere, conclude il post con l’invito a sottoscrivere la petizione al link www.change.org/tagliamentounesco
«La straordinaria mobilitazione di migliaia di persone è un segnale chiaro che arriva da questa terra e dalle sue comunità, plasmate proprio dal Tagliamento», commenta il segretario del Patto per l’Autonomia e primo firmatario della petizione, Massimo Moretuzzo, ricordando le numerose iniziative locali di conoscenza e sensibilizzazione al valore e alle potenzialità del fiume, con incontri e dibattiti in tutto il Friuli, e la mobilitazione di diversi enti locali, promotori in queste settimane di ordini del giorno e mozioni che sollecitano la Regione a farsi parte attiva a sostegno della candidatura Unesco. «La maggioranza regionale torni sui suoi passi – conclude Moretuzzo – e dia ascolto a quanti chiedono la massima tutela possibile per il nostro Tagliamento, sulla cui naturalità si può costruire parte del futuro economico di questa terra, secondo un modello di sviluppo sostenibile».