Fvg, le banche popolari si confermano alleate del territorio

Civibank eroga quasi 70 milioni di nuovi finanziamenti a Nord Est
I dati nazionali di Assopopolari confermano che le Banche di Credito Popolari hanno garantito liquidità alle piccole e medie imprese italiane, rispondendo alle necessità del tessuto produttivo italiano in tempi rapidi. Le Banche Popolari “hanno accolto il 65% delle domande di prestito al di sotto dei 25.000 euro, l’87% delle domande di prestito al di sopra di questa soglia e il 97% delle domande di moratoria”, dichiara l’Associazione Nazionale fra le Banche Popolari. Questo a seguito dei due decreti “Cura Italia” e “Liquidità”, usciti rispettivamente il 17 marzo e l’8 aprile 2020.
L’erogazione di questi prestiti segue l’attivazione immediata a inizio lockdown degli aiuti alle famiglie, ai commercianti e alle aziende, decisi in maniera autonoma dalle singole banche di categoria. Le Banche Popolari hanno subito recepito i primissimi sintomi della crisi, data la loro naturale vicinanza alle realtà anche più piccole (e quindi più vulnerabili) del territorio. Si conferma così il ruolo fondamentale giocato da queste banche nel far superare la prima fase di crisi alle famiglie e all’economia italiana, tradizionalmente trainata dalle piccole e medie imprese. I dati sono positivi nonostante le oggettive difficoltà aggiunte di portare avanti le operazioni bancarie durante il periodo di quarantena.
Anche Civibank, unica banca popolare autonoma a Nord Est, conferma questi dati per i territori del Friuli-Venezia Giulia e del Veneto: a seguito del decreto “Liquidità” la Banca ha già ricevuto domande di nuovo prestito per 86,75 milioni di euro, di cui sono già stati erogati 69,75 milioni, pari all’80% della liquidità totale richiesta entro fine maggio.