A.n.c.i. Fvg boccia senza appello il nuovo decreto Conte

Il presidente Favot: “Dei 400 milioni, alla nostra Regione sono destinati 7 milioni, ovvero 6 euro a cittadino”
Sul nuovo decreto per sostenere le famiglie in difficoltà, dal Fvg arriva una bocciatura netta. Duro il commento del presidente di Anci regionale, Dorino Favot. “Il provvedimento di Conte di ieri sera ci ha lasciato letteralmente perplessi per una serie di motivazioni. La prima perché il fondo di 4 miliardi e 300 milioni in realtà è già previsto nelle norme, quindi è un semplice anticipo per il sistema dei comuni extra Fvg”.
“Il fondo di 400 milioni, in realtà costituisce una cifra che si può definire assolutamente risibile se pensiamo che di questi 7 milioni vengono dati al Friuli Venezia Giulia e in pratica sono pari a meno di sei euro a testa per abitante. Vi lascio solo immaginare che spesa si riesca a fare con quella cifra…”, continua Favot.
“Come Anci Fvg non posso non sottolineare l’inopportunità della presa di posizione da parte del Presidente nazionale Decaro perché in questa situazione di emergenza che va a toccare tutti i territori avrebbe dovuto come minimo chiedere un parere alle Anci regionali, se non altro per capire dove si andava a parlare con questi provvedimenti che oggi appaiono veramente di scarsissimo rilievo”.
“Quello che invece mi preme sottolineare oggi è l’ottimo operato da parte dell’Amministrazione regionale che si sta muovendo nel migliore dei modi nella gestione di questa emergenza sanitaria. Tornando al discorso dei fondi, si prevedere la possibilità di utilizzo flessibile del fondo sociale regionale, che potrà aiutare molto le famiglie in difficoltà a causa di questa emergenza. Inoltre c’è l’impegno da parte dell’assessore alle autonomie locali di maggiori fondi”, conclude Favot.
“In questo momento tanto delicato, mi sono imposto di evitare qualsiasi polemica, ogni considerazione politicamente orientata, ogni riflessione divisiva”, commenta il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani. “Ma c’è un però. Posso perdere la pazienza dinanzi alle ripetute conferenze stampa di Conte, i fine settimana, ovviamente? Oggi annuncia, salvificamente, che anticiperà il 66% del Fondo di Solidarietà Comunale: soldi dei Comuni (Imu) trasferiti allo Stato per garantire un’equazione distribuzione delle risorse. Significa fuffa: sono soldi dovuti ai Comuni che vengono solo anticipati. Te li dovevo a maggio, te li passo ad aprile. Impegno: zero. Aiuto ai comuni: zero. Poi si annunciano 400 milioni (!!!) per aiutare le famiglie povere a fare la spesa”, continua Ciriani. “Posto che Pordenone già si arrangia a fare la spesa ai poveri, scaricare di sabato sera ai Comuni questa responsabilità, passare il cerino, è gravissimo. A quali poveri? Pordenone riceverá 150.000 euro. Dovrà fare fronte ai 250 poveri “assoluti” o alle 3.500 cartelle sociali aperte?? Risponderanno Casalino e lo staff di Conte alle raffiche di chiamate che arriveranno ai Comuni e che non sapranno come venirne fuori?? Scaricare il barile sui sindaci, sparando le cifre che fanno sgranare gli occhi alla gente, fa perdere le staffe. Siamo stufi! Come Sindaci siamo davvero stufi!”, conclude Ciriani.
“Scaricare le proprie responsabilità prima sugli ospedali, poi sui Governatori e ora sui Sindaci: per il Governo è ormai la prassi”, è il commento del sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint. “L’annuncio serale di Conte ha ingenerato false aspettative e i cittadini già ci stanno sommergendo di domande contributi. Peccato che, in realtà, siano stati assegnati circa 6,2 euro procapite, senza alcuna regola di ingaggio certa. Al Comune di Monfalcone, facendo un conto in base al numero degli abitanti, probabilmente arriveranno 50 mila euro, ovvero 1,7 euro a cittadino. Oggi i “nuovi poveri” sono uno ogni tre, ma in questo caso le risorse disponibili consentirebbero erogazioni per 5 euro a cittadino: a conti fatti, nemmeno un uovo di Pasqua”, conclude Cisint.
Fonte : https://ancifriuli.opencontent.it/Comunicazione/In-evidenza/ANCI-FVG-BOCCIA-SENZA-APPELLO-IL-NUOVO-DECRETO-CONTE