Tarcento, il sindaco Steccati: “Piazza Libertà non poteva rimanere com’era”

In merito all’argomento dell’area di sosta delle corriere nei pressi di Piazza Libertà il Sindaco di Tarcento Mauro Steccati ha voluto precisare che:
“Il percorso seguito da quest’amministrazione è stato lineare e trasparente fin dall’inizio. Siamo partiti dalla riconosciuta esigenza che la Piazza principale del paese non poteva rimanere com’era (lo testimoniano in modo sufficientemente esplicativo le fotografie apparse sulla stampa).
Bisognava fare qualcosa per riordinare il traffico e la sosta caotica e disordinata delle corriere spostandole dall’attuale posizione in un luogo più defilato rispetto alla piazza mantenendo comunque il servizio in prossimità del centro cittadino, e per realizzare idonei percorsi coperti dedicati agli utenti e realizzare nuovi parcheggi; il tutto nell’ottica di garantire migliori condizioni di sicurezza, funzionalità e, se vogliamo, anche una mitigazione dell’attuale impatto visivo.
A questo punto, dopo due anni di lavoro, ritengo un nostro preciso dovere, ma anche un diritto, presentare pubblicamente la nostra proposta progettuale una volta che saranno conclusi il complesso e articolato iter amministrativo, le varie fasi di confronto attualmente in corso con gli Enti coinvolti e la predisposizione degli opportuni chiarimenti in risposta alle riserve degli uffici regionali.
Rispetto i firmatari della petizione e comprendo le loro preoccupazioni, alimentate anche da una disinformazione strumentale e intempestiva. Desidero tranquillizzarli sul fatto che non ci saranno esagerate cubature in cemento, ma si prevedono elementi componenti una struttura leggera e per lo più vetrata; che l’inquinamento non subirà aumenti in quanto il numero delle corse sarà lo stesso; che non saranno abbattuti decine di alberi, ma invece si prevede di piantumarne parecchi, che non sarà realizzato nessun distributore di carburante e neppure un autolavaggio come ventilato in mala fede, più volte, da alcuni.
Ci serve il tempo materiale per ottenere tutte le risultanze definitive e poter presentare un lavoro compiuto e concreto che sarà presentato pubblicamente e potrà essere posto alla valutazione di ognuno in modo che si possa esprimere, con onestà intellettuale, un’opinione su dati e basi certi”.