Sos inciviltà sulle strade di Udine

La proposta di Ettore Ribaudo al Comune: “I Consigli di Quartiere divengano i luoghi di formazione per l’educazione stradale di ciclisti e pedoni”
Ribaudo ha lanciato l’idea positivamente accolta dall’assessore Ciani
Fra ciclisti che violano le più elementari norme di comportamento, adulti, anziani ma anche i giovanissimi, fra pedoni che ignorano i semafori ed automobilisti in balia di continui rischi causati proprio dagli errori costanti commessi da ciclisti e pedoni, la situazione a Udine ha raggiunto ormai livelli allarmanti.
A parlare di una situazione insostenibile è il cittadino Ettore Ribaudo che, in un recente incontro su questi temi, ha proposto all’assessore alla sicurezza del Comune di Udine, Alessandro Ciani, l’attivazione di corsi educativi rivolti specificamente a ciclisti e poi ai pedoni da tenersi nei vari Consigli di quartiere in modo da coinvolgere anche famiglie e adolescenti. “Ho parlato con l’assessore per lamentare il degrado che si sta registrando in città: ciclisti costantemente contromano (basti pensare ai controviali di Viale Venezia dove i ciclisti, oltre a non rispettare i sensi di marcia, utilizzano i marciapiedi con il rischio di investire le persone, come recentemente accaduto, e di finire sotto le macchine che escono dai palazzi); ciclisti che transitano tranquillamente con il semaforo rosso, come ogni giorno si registra nei viali e non solo, ciclisti senza le luci, ciclisti che, anziché servirsi delle piste ciclabili dove ci sono, utilizzano le carreggiate per le auto, ciclisti che schizzano a folle velocità anche sulle piste, ciclisti che telefonano tenendo una mano sul manubrio e l’altra sul cellulare… e l’elenco degli orrori, che mettono a rischio pedoni e spesso anche automobilisti, potrebbe continuare, compresi i ciclisti contromano trainati dai cani, fatto vietato dalla legge…”.
Ormai in viale Venezia, come pure in altre vie, si osserva la violazione perenne del Codice, non a caso molto spesso vengono chiamate le forze dell’ordine per segnalare ciclisti contromano e sul marciapiede e baby ciclisti che sfrecciano a velocità sostenute sempre contromano e sul marciapiede (ultimamente un pedone è stato fatto cadere in questo modo), passando con i semafori rossi. “La Polizia locale dovrebbe multare chi si macchia di queste infrazioni: basterebbe che qualche vigile stazionasse per un paio d’ore anche solo in viale Venezia per accorgersi di quanto avviene e iniziare ad irrogare sanzioni per frenare queste abitudini pericolose e contrarie al Codice della strada”. Accanto all’aspetto repressivo, comunque, Ribaudo ha chiesto che i Consigli di quartiere, in collaborazione con le Autorità competenti e i tutori della legalità, divengano la cabina di regia per corsi di educazione e sicurezza stradale per ciclisti e pedoni in modo che vengano fatte rispettare le basilari norme di convivenza civile.
Perché la sicurezza stradale rispettata anche dai ciclisti non è uno slogan, bensì è vita!