La pioggia non ferma l’entusiasmo di Percoto Canta, trionfo per Matija Crnec, Omar Pedrini: “Percût non si smentisce nemmeno stavolta, alto livello”

Giunto alla sua 31esima edizione, anche stavolta Percoto Canta, il festival da cui sono usciti poi artisti come Lodovica Comello, non ha deluso le aspettative. Magari c’è stata un’affluenza più bassa del solito, ma solo a causa dei nuvoloni che promettevano piogga proprio nelle ore del concerto. A presentare l’evento stavolta i volti di Udinews TV, media sponsor dell’evento, Alice Mattelloni e Giorgia Bortolossi. Tre come sempre le categorie: junior, senior e cantautori, per dare a tutte le fasce d’età il loro spazio. Giuria d’eccezione con Andrea Mirò (grande volto di Sanremo, per cui è stata direttrice di orchestra e giudice a SanremoLab), Giò di Tonno (vincitore di Sanremo 2008, protagonista del musical Notre Dame De Paris e volto RAI) e Omar Pedrini (per la prima volta nella giuria di Percoto Canta e punto di riferimento del rock italiano). Proprio quest’ultimo ha parlato brevemente del Friuli e del concerto prima delle esibizioni: “La mia più grande passione dopo la musica è l’enologia, Percoto è patria della grappa e l’accoglienza dei friulani è stata come sempre il massimo. Sia Mirò che Giò mi avevano parlato della professionalità di Percoto Canta e parlando con ogni ragazzo ho potuto constatare anche il livello altissimo che c’è. Per la mia prima orchestra ho dovuto aspettare Sanremo, questi giovani hanno la possibilità di esibirsi su un palco e non dovranno gettare l’occasione”.
Finito il tempo delle parole si lascia spazio alla musica. L’esibizione d’apertura, sempre un po’ complicata perchè si tratta di rompere il ghiaccio con il pubblico, tocca a Milena Galasso, che si lascia ottimamente alle spalle la tensione respirabile nelle parole da lei rilasciate alle presentatrici prima di cantare, e si lascia andare in un’ottima esibizione di “Vienna”, che fa capire come la lotta per i vari premi sarà serrata). Per la categoria cantautori poi tocca a Elisa Caraccio, che dà a sua volta grande prova di sè con l’inedito “Limone, Zenzero e Miele”. Un pizzico meno convincente Rebecca Mendiola, la prima ad esibirsi tra gli junior e che forse paga anche il fatto di essere su un palco così importante a soli 13 anni. Via vai le varie esibizioni scorrono, con la giuria che confermerà la difficoltà di prendere una decisione stando a lungo dietro le quinte. Merita una menzione la coppia Iza & Sara, che ha avuto la sfortuna di cantare proprio quando la pioggia inizia a scendere copiosa, causando un po’ di confusione sotto il palco, con un fuggi fuggi verso il coperto che coinvolge anche la giuria. Il concerto si conclude con gli A-Trio, diciottesimo concorrente della gara, che mostrano una grandissima energia sul palco, oltre che una certa scioltezza, ma che ancora non riescono a scandire molto bene le parole mentre rappano (ricordano un po’ il primo Mondo Marcio, per chi si ricorda l’epoca, che cantando quasi a denti serrati rendeva quasi incomprensibile la sua parlata).
Prima dei premi però, viene lasciato spazio ad alcune dichiarazioni. La Mirò loda il livello delle esibizioni: “Difficile la scelta, i ragazzi si sono allenati molto con l’orchestra, che è molto diverso che cantare su una base”, Omar Pedrini: “Sono molto felice che i miei compagni non si siano sbagliati sul livello degli artisti in gara qui a Percût”. Saluti anche delle istituzioni, con le parole del sindaco Emanuela Nonino: “Percoto Canta è sempre stato un evento molto importante e ogni anno va ingrandendosi, diventando un fiore all’occhiello della Regione e della musica. Spero che l’evento porti fortuna per la carriera di tutti gli artisti che si sono esibiti”, presente anche Mauro di Bert, consigliere Regionale: “Porto i saluti a tutti da parte della Regione e faccio i complimenti agli artisti, all’organizzazione e soprattutto all’orchestra, che ha fatto un lavoro incredibile, peccato solo per il tempo ma il pubblico ha tenuto duro anche nel finale dell’evento”. Dato il tempo alle tre giurie (popolo, giornalisti ed esperti) il tempo di decidere, è tempo di consegnare i trofei. Il premio della giuria popolare va agli A-Trio, non senza qualche perplessità del pubblico, che applaude in realtà senza molta convinzione la decisione, rimasti forse interedetti appunti da uno stile che è stato completamente diverso rispetto a quello degli altri concorrenti. Esplodono invece gli spettatori quando viene annunciato che ad aggiudicarsi il premio dei giornalisti è Matija Crnec, con una esibizione elegante e pulita di “People Help the People”. L’artista è stato inoltre capace di riprendere “per i capelli” la sua esibizione facendo finta di nulla. Infatti a un certo punto è stato chiaro che ci fosse stato un contrattempo mentre cantava, con uno scambio di occhiate con il maestro dell’orchestra e un “Na na na” che sapeva molto di “testo dimenticato”, ma, nonostante sia alle esperienze, ha saputo rimettersi in careggiata come un professionista.
Per quanto riguarda i premi dei tre esperti, per la sezione Junior ad andare a casa con l’alloro è Alessia Boccuto, con un’interpretazione ricca di energia ed emozioni di “This is Me”. Per la categoria cantautori a vincere è Elisa Carraccio, con “Limone, Zenzero e Miele”. La stessa dimostra grande ironia quando, per giustificare il ritardo per andare a ritiare il premio, si lascia andare a un “in realtà stavo andando a casa, non credevo di avere chance di vittoria”. Alla fine il premio senior, che va sempre a Matija Crnec, il quale si aggiudica anche il premio finale, per l’apoteosi del pubblico, completando il suo trionfo. “È stata una serata intensa, abbiamo sentito grandi cantanti, una grande orchestra, con un grande maestro, ci facciamo però anche noi un applauso, per l’importante impianto che siamo riusciti ancora una volta a mettere su” conclude il direttore artistico Nevio Lestuzzi.