Udine, da maggio non si potrà più nuotare al Tomadini. L’Unione Nuoto si arrende

Dal prossimo 31 maggio non sarà più possibile nuotare nella piscina del Tomadini. L’Unione Nuoto Friuli non è riuscita a trovare un accordo per il rinnovo del contratto con la Fondazione proprietaria dell’impianto e quindi ha dato disdetta.
Troppi gli 11 mila euro di canone mensile d’affitto richiesti dalla proprietà, incolmabile quindi la distanza tra la domanda e l’offerta che ammontava a poco più di 6 mila euro. Da qui la decisione di rescindere il contratto.
L’annuncio è stato dato ieri sera nel corso dell’assemblea da Maurizio Vidus che così ha giustificato questa dolorosa scelta: “Non siamo in grado di sostenere questi costi. La società è sana, dispiace davvero per come sia andata a finire. Avevamo ipotizzato di organizzare un ricambio nella gestione ma questi non sono passaggi facili. Pensare di poter andare avanti solo con l’attività agonistica è stato un errore”.
A nulla è valso allora il tentativo fatto nei mesi scorsi da parte di alcuni soci di ripagare parte del debito accumulato dall’Unf con la Fondazione, come a nulla è valso l’anticipo di molti genitori delle quote. Il debito, circa 50 mila euro, è troppo grande e non può essere più affrontato solo con rimedi temporanei.
Rabbia da parte di molti genitori presenti che hanno incolpato la società di aver comunicato la decisione a trattative già concluse e di averli “mollati” nel nulla. Ora la speranza è quella che nei prossimi mesi si possa trovare un nuovo gestore.