Risparmio tradito, con Consumatori Attivi si parla di risultati
Ieri sera, giovedì 11 novembre, la sala Polifunzionale della Casa dell’Immacolata di Udine era gremita di gente, nel rigoroso rispetto della normativa anticovid. Un grande successo dell’iniziativa di Consumatori Attivi che dopo 2 anni torna con le assemblee in presenza sul tema del risparmio tradito. Se due anni fa si parlava ancora di progetti – spiega la presidente Barbara Puschiasis da sempre in prima linea sul tema – oggi si può con orgoglio parlare di risultati.
Grazie alle battaglie condotte dai risparmiatori la Regione FVG, giusta volontà dell’assessore Barbara Zilli, ha istituito il Fondo di 17 milioni di € per i soci di Coopca e Cooperative Operaie Triestine che hanno visto i loro risparmi azzerarsi. Proprio ieri la Cciaa PN-UD ha pubblicato sul proprio sito le istruzioni (https://www.pnud.camcom.it/mercato-e-consumatori/ristori/coopca) per presentare la domanda di indennizzo. Pertanto dal 15 novembre 2021 al 15 febbraio 2022 gli aventi diritto potranno infatti presentare le domande per ottenere, nel caso di Coopca, un indennizzo pari al 25% di quanto perduto che si somma al 50% già ricevuto da alleanza 3.0 e al 6% ottenuto dal concordato. In tal modo i prestatori recupereranno complessivamente l’88% di quanto perso a causa delle condotte negligenti dei vertici. Le domande potranno essere presentate alla Camera di Commercio ma verranno anche raccolte da Consumatori Attivi.
Per quanto riguarda invece Banca di Cividale ormai sono molte le pronunce ottenute dall’Arbitro per le Controversie Finanziarie e che condannano la banca a risarcire ai risparmiatori quanto perso nelle azioni della banca per non essere stati informati in merito alle caratteristiche dello strumento finanziario e per aver fatto fare la banca investimenti in azioni a risparmiatori che avevano quale unico desiderio quello di tutelare i loro risparmi non avendo mai acquistato prima strumenti speculativi.
Ed infine il tema delle Banche Venete con un Fondo Indennizzo Risparmiatori che sta lentamente pagando le 144000 domande presentate. Resterà nel fondo un avanzo che si stima in circa 600 milioni di euro che, diversamente a quanto previsto nella norma, alcune forze politiche vorrebbero prelevare e destinare ad altro. In particolare l’idea del Movimento 5 Stelle a livello nazionale sarebbe quello di utilizzare questo avanzo NON per aumentare la percentuale di indennizzo oggi del 30% dei risparmiatori delle banche venete e dell’italia centrale che non hanno più una controparte alla quale andare a chiedere i soldi, ma di darli a chi ha perso soldi in Banca di Bari (che ad oggi è ancora in grado di pagare) e a coloro che hanno investito soldi in una compagnia navale poi fallita, la Deiulemar. Pur insistendo nella nostra richiesta di rendere strutturale il Fondo Indennizzo Risparmiatori anche per altri casi di risparmio tradito chiediamo che si proceda con un nuovo finanziamento del fondo da parte dei fondi dormienti (soldi dimenticati dai risparmiatori e da essi non più richiedibili perchè prescritti, che altrimenti resterebbero in banche e assicurazioni). Chiediamo però che non si dia accesso a coloro che hanno la possibilità di ottenere i rimborsi direttamente dalla banca perchè ancora attiva. In tal modo si creerebbero disparità e si andrebbe a riconoscere subdolamente un aiuto di stato ad alcuni istituti di credito a discapito di altre situazioni. Noi quindi diciamo no alla sottrazione della provvista del Fondo e insistiamo affinchè i 600 milioni di euro di avanzo vengano destinati ai risparmiatori delle Banche venete e delle banche dell’Italia centrale! Basta usare il fondo per propaganda elettorale! Diciamo fermamente no anche alle pretese creditorie di AMCO e di Intesa nei confronti dei risparmiatori che erano stati indotti a fare operazioni baciate o finanziate, oggetto di condanna nel processo Zonin!
Consumatori Attivi dunque continua la sua battaglia con la forza degli oltre 4000 risparmiatori che in Friuli Venezia Giulia ad essa si sono rivolti!