Che terone di Catine con Moret, Scruzzi e Fantin
Arena Alpe Adria a Lignano che chiude con l’ironia, migliore incontro per salutare-o quasi-l’estate non ci poteva essere. Sono arrivati Moret, Scruzzi e Fantin che con il loro Teatro Incerto nella certezza del Friulano, lingua certa e madre, hanno dato vita con Catine ad un incontro carico di allegria e ironia. E l’ironia, si sa , conserva qualche punta di malinconia, cosi il trio e la donna del sud convertita al Friulano, hanno dato vita ad una parodia dell’esistenza che travalica i confini. Ogni lingua conserva nei suoi detti e nelle sue forme, ambiguità che viste in altre parlate regionali possono suscitare fraintendimenti.
La cultura del fraintendimento anche al di là della lingua, anche questo ci è apparso il messaggio del trio diventato per una sera quartetto. Proposti alcuni passi che sono la gioia del pubblico, tra questi l’esaltante Blanc, una parodia della compostezza dell’intellettuale che crede in ciò che proprio non potrebbe e per questo è disposto anche a pagare un prezzo molto alto (la dignità del limite è meglio tu non vada a superarla ad ogni costo.)
Applausi agli organizzatori dell’estate all’Arena Alpe Adria di Lignano…da noi tutti.
Applauditissimi i quattro, anche da non friulani giunti all’Arena col traduttore nel telefonino.
Ce robe la tecnologie….in biciclete come to pari……..
vito sutto