A tu per tu con il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna
Gorizia, potenzialità da sfruttare
Sfruttare le enormi potenzialità che Gorizia possiede. E’ questo l’obiettivo per il 2019 del sindaco Rodolfo Ziberna. Deciso più che mai a costruire un futuro importante per la città, il primo cittadino ha pronto un piano di sviluppo in grado di ridare nuova vita a tutto il territorio isontino.
Sindaco, il 2018 che anno è stato per Gorizia?
“Il 2018 è stato un anno difficile per tutti, non solo per noi. Il motivo è stato il patto di stabilità che non ha consentito ai comuni di investire. Siamo rimasti impossibilitati a destinare risorse a progetti di sviluppo, cifre importanti sono rimaste congelate. Allo stesso modo però Gorizia è cresciuta, la qualità della vita è migliorata. Credo che i cittadini siano soddisfatti di quanto stiamo facendo”.
Su cosa vi siete concentrati maggiormente?
“Abbiamo modificato l’80% della macrostruttura, cambiando quasi tutti i dirigenti comunali, e riorganizzato tutta la macchina amministrativa, grazie anche all’inserimento di nuovo personale dopo dieci anni nei quali le assunzioni erano rimaste bloccate. Questo riassestamento del macchina pubblica era un passaggio necessario, un primo step che andava raggiunto. Siamo poi riusciti a centrare un altro obiettivo per noi assai importante, quello di diminuire largamente il numero dei richiedenti asilo”.
Cosa deve fare questa città per rinascere?
“Gorizia non deve perdere il suo ruolo storico di città emporiale che guarda verso est. Qualche anno fa è stata spazzata via un’intera economia di confine e la città per questo ha sofferto. Ora stiamo programmando una serie di interventi per rafforzare la dimensione internazionale della città. Da cattedrale nel deserto, quale Gorizia era negli anni scorsi, vogliamo far sì che la città diventi un centro economico importante. Le possibilità di sviluppo ci sono e noi vogliamo coglierle ma sarà indispensabile, per raggiungere risultati concreti, continuare ad investire. Insieme a Regione, Cciaa, Università, Isige, ai comuni di Nova Gorica e di Sempeter Vrtojba, stiamo lavorando per riuscire ad attivare la Zona economica speciale europea. Inoltre vogliamo sfruttare la vicinanza con i porti di Trieste e di Monfalcone, un’altra occasione storica che può arricchire tutto il territorio. Gorizia deve diventare il primo retroporto, deve diventare una base strategica, lo snodo cruciale verso l’est Europa. C’è poi anche l’aeroporto il cui rilancio per noi è una priorità”.
Un’altra occasione straordinaria è rappresentata dalla candidatura a “Capitale europea della cultura 2025”. Come procede questo importante progetto?
“Quello della candidatura a Capitale europea della cultura 2025, che stiamo portando avanti con Nova Gorica, è un progetto di fondamentale importanza. Una grande opportunità non solo per Gorizia ma tutto il Friuli Venezia Giulia. Riuscire a portare milioni di persone sul nostro territorio sarebbe un volano economico straordinario per tutta la regione. Un’occasione assolutamente da non perdere. Ci stiamo lavorando intensamente per far sì che questo sogno diventi realtà”.
Quali altri progetti avete in mente per il 2019?
“Per prima cosa non metteremo mano nel portafoglio dei goriziani. Non useremo l’addizionale Irpef per raccattare fondi. Gorizia resterà il comune dove si pagano meno tasse municipali in Italia. Sono convinto che i soldi stiano meglio nelle tasche dei cittadini. Anche senza alzare le tasse riusciremo ad investire più di 10 milioni di euro, una cifra record per la nostra città. Avvieremo i lavori di efficientamento energetico, verranno cambiati tutti i punti luce di Gorizia. Un investimento di 8 milioni di euro porterà moltissimi benefici, sia in termini di risparmio che in termini di illuminazione. Gli amici animali hanno già ottenuto dalla nostra giunta la realizzazione di nuove aree ad essi destinate e altre saranno finanziate in questi mesi. Altra priorità sarà poi la scuola, verranno effettuati dei lavori per mettere in sicurezza tutte le strutture. Strade e marciapiedi verranno poi sistemati. Saranno attrezzati poi i campi di calcio di Sant’Andrea e della Campagnuzza. Nel 2019 investiremo poi molto nell’attività culturale e turistica. Lo scorso anno siamo riusciti a raggiungere dei risultati straordinari che ora vogliamo confermare. Abbiamo già ottenuto dalla Regione i fondi per la sistemazione del Bastione fiorito e la realizzazione del nuovo teatro tenda, per la riqualificazione dei Giardini pubblici e per il completamento della rete di piste ciclabili”.
Che impegno si sente prendere con i cittadini per l’anno nuovo?
“Il mio impegno è quello di rispondere a tutti i cittadini e di cercare di risolvere i loro problemi. La porta del Comune è sempre aperta, ogni cittadino che verrà a bussare troverà una risposta. E’ un fatto di educazione, gli amministratori devono dare sempre il buon esempio”.
dall’edizione cartacea de IL PAîS gente della nostra terra gennaio 2019