L’inesorabile declino di Borgo stazione

La famiglia che si allarga e la necessità di avere più spazio, il piacere di avere un giardino o di coltivare un piccolo orticello, la voglia di prendersi una pausa dai ritmi frenetici della vita cittadina. Sono questi i motivi che da sempre spingono le persone, una volta messa su famiglia, ad allontanarsi dal centro città per cercare rifugio in periferia, vista come una sorta di oasi, al riparo dal caos, dal traffico e dallo smog delle città oramai sempre più inquinate.
Udine, da questo punto di vista, non fa eccezione. Da anni oramai si assiste al lento spopolamento del centro storico (-2% le compravendite lo scorso anno, con una diminuzione costante anche negli anni passati) in favore delle zone limitrofe. Come da un paio d’anni a questa parte la zona in maggior fermento è la periferia sud-est (Cussignacco, Laipacco e San Gottardo), che complici i prezzi competitivi e i servizi sempre più presenti ha fatto registrare un vero e proprio boom di richieste. Protagonista anche la zona nord con Godia, località ricercata e con il valore medio degli immobili (€/m2 ) più alto di tutta la città.
Sebbene le compravendite procedono con ritmo stentato il centro città si conferma comunque come un solido investimento, molti immobili sono di pregio, hanno un alto valore economico e mantengono molto bene il valore nel tempo.
L’unica eccezione a riguardo è rappresentata da Borgo Stazione. Una volta zona bene della città, costosa ed ambita da molti udinesi, da anni ormai è invece di un triste ed inesorabile declino. L’alto tasso di criminalità che si registra nella zona ha portato ad un vero e proprio crollo della domanda con conseguente significativo calo dei prezzi immobiliari. Ad esempio le quotazioni degli immobili in via Roma sono inferiori di quasi il 40% rispetto a quelle di immobili simili distanti anche solo poche centinaia di metri in linea d’aria. Un danno enorme per coloro che, una volta, in possesso di immobili di pregio, si ritrovano oggi a dover svendere e quasi sempre a residenti stranieri, alimentando un fenomeno pericoloso.
E’ tristemente nota la fama dei “quartieri – ghetto” in Francia o in Belgio, come l’ormai purtroppo celebre quartiere Molenbeek di Bruxelles. Udine non può permettersi altrettanto, è dunque importante che il Comune prenda in mano la situazione, anche per restituire alla città uno dei suoi quartieri storici, ormai da troppo tempo prigioniero della sua cattiva fama.